sabato 16 maggio 2009

Il gatto.

Ciao, maschio o femmina? La frase le ronzava ancora nella testa, come una zanzara importuna in una notte estiva. Tanta confidenza con delle signore come loro, proprio non era quello il modo di parlare! Dopo un sorriso forzato aveva accettato dalle mani unticce del ragazzino (quanto poteva avere? dodici anni? tredici?) la targhetta prestampata con la lettera M da applicare alla gabbia, e aveva scritto, con la mano tremula solcata da oceani in tempesta di rughe e vene, le brevi parole “Mr Mew” nello spazio destinato al nome.

-Questi ragazzini moderni… che modi!
-Hai ragione, Ada…e pensare che fino a due anni fa c’era quel caro Mr Sohenson! Così educato e rispettoso…Chissà che fine ha fatto!
-Aveva 98 anni, Ines cara, può darsi il caso che sia morto.
-Non credo sia stato sostituito per così poco. Dev’esserci stato di mezzo qualche scandalo.
-Non importa, cara. Dobbiamo affrettarci!
Le sorelle Marshall, 173 anni in due, si avviarono per i lunghi corridoi dell’esposizione felina. Mai avrebbero rinunciato a portarvi il loro beniamino, Mr Mew. Scivolarono tra le pareti immacolate adorne di foto di atleti muscolosi, di cani uggiolanti e di mici sornioni.
Immobile nel suo mezzo di trasporto, Mr. Mew era sontuosamente grosso. Il pelo lucido, grigio ardesia e lunghissimo, gli conferiva un aspetto regale. Era la gioia delle sorelle Marshall. Il loro adorabile tesoro.
Entrarono nell’area espositiva, tra viuzze di gabbie miagolanti, sotto gli sguardi vagamente incuriositi delle famigliole e degli altri partecipanti. Uno degli organizzatori, Mr. Theodore Bumble, si fece loro incontro con un sorriso fasullo sotto i baffi stirati e arricciati ad arte.

-Miss Ada, Miss Ines, che piacere! Anche quest’anno con noi!
-Caaaaro Mr. Bumble… che piacere rivederla! Ma certo che siamo qui anche quest’anno!
-E… chi ci avete portato? - Mr. Bumble esitò un secondo, poi riprese, quasi timoroso di porre quella domanda. -Non… Non sarà Mr Mew, vero?
-Ma certo, certo che è Mr Mew!
-Ma care signore…
-Signorine, prego!
-…Care signorine, ve l’ho già detto l’anno scorso... Mr Mew non può partecipare!
-Ma perché?

Mr Bumble era quantomeno imbarazzato.

-Ma… Ma perché è morto! E’ morto da 2 anni, e l’avete imbalsamato!
-Sciocchezze! E’ sempre un bellissimo gatto!
-Forse, ma è un bellissimo gatto morto… e qui accettiamo solo quelli vivi!
-Ma insomma, - sbottò Ines – anche quest’anno vorreste farci il dispetto di non farlo partecipare solo per questo motivo?

Ada era furente. Si erse in tutto il suo metro e cinquantacinque di rughe tremebonde e con voce incrinata da lacrime di rabbia inveì contro il povero Mr. Bumble, puntandogli contro l’ossuto indice accusatorio.

-Mai, mai mi sarei aspettata un simile atteggiamento discriminatorio da parte sua! Forza Ines, andiamocene! Mr Mew non merita di restare un momento di più in questo covo di reprobi!

E nessuno si accorse del suono, come un miagolio di scherno, che uscì dalla gabbia di Mr Mew.

3 commenti:

LunaMea ha detto...

Ada e Ines mi ricordano le vecchiette di Appuntamento a Belleville...VIVE !!
L'hai visto?
Bello questo racconto,a Milano qualche anno fa si trovavano nei corridoi della metropolitana dei piccoli libricini con racconti di lunghezza diversa a seconda di quante fermate avevi da fare!!Lo prendevi dove partivi,lo leggevi e lo lasciavi dove arrivavi...magari per le nebbiose giornate in vaporetto puo' essere una buona idea riciclabile!!Anche se sto cercando di non desiderare piu' di possedere fisicamente i libri che mi piacciono,poterli sfogliare,infilarci cose tra le pagine e annusarli non se ne puo'fare a meno!!e poi ho poca memoria,ho bisogno di rileggerli... fatti pubblicare!!Un bel racconto,magari illustrato,visto che sei bravo anche a disegnare,sarebbe il top!!!Ciao!!

Andrea Mangoni ha detto...

Ciao Manù! Scusami, ma sono "poco attivo" su questo blog... per cui mi accorgo in ritardo dei racconti!
Quei libricini c'erano anche qui, erano bellissimi e divertenti... una bella idea, ed ho - effettivamente - anche provato a proporre qualcosa... ma senza successo.
Ti capisco, per me è lo stesso... a volte mi vienje voglia di acquistare o no un libro solo per l'odore delle sue pagine, la consistenza della carta, una piega della copertina...
Per ora, ho pubblicato solo il libro sui coleotteri... ma in cantiere avrei un romanzo e qualche racconto. Certo, bisogna trovare qualcuno che voglia pubblicarmi!! Grazie mille e a presto!!

Andrea Mangoni ha detto...

PS ho visto che ti piace il cinema un po' particolare... sai che dove lavoro c'è fino a settembre uno spettacolo di greenaway?